Dora Angela Duncan nasce a San Francisco (California) nel 1877 da madre irlandese e padre scozzese.
Ebbe un’infanzia molto povera; venne presto a contatto con la musica classica grazie alla madre che suonava il pianoforte, di cui era insegnante. Si dedicò fin da piccola alla danza di cui rivoluzionò alcuni canoni (ricevendo aspre critiche) tanto da essere considerata la danzatrice precorritrice di quella moderna:
abolì nelle sue interpretazioni le scarpette da punta danzando a piedi nudi, abolì la calzamaglia, sostituì i costumi artificiosi con abiti semplici, leggeri, che ricordavano i pepli dell’antica Grecia, favorì la libertà dei movimenti che dovevano trasmettere emotività, sentimento, passione, espressione istintiva;
si basò sulla forza della natura, della musica e osservando i bassorilievi dell’arte ellenica, senza usare mezzi tecnici o scenografie elaborate; fu grande sostenitrice della preparazione ginnica del corpo.
Le sue idee furono rivoluzionarie per l’epoca in cui visse e per la nuova concezione di danza teatrale. Definiva la sua danza “libera” o “naturale”. Inizia la carriera negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento, ma non viene apprezzata, decide di spostarsi in Europa, dove vivrà gran parte della sua vita, si esibisce per la prima volta a Londra e poi a Parigi, dove danza in serate private su brani di musica classica, se non sbaglio fu la prima ad interpretare la Settima sinfonia di Beethoven (1900), poi in tutto il continente europeo dove ottenne grande ammirazione. Nel 1904 fondò una scuola presso Berlino, un’altra a Neuilly-sur-Seine; nel 1920 andò col fratello Raymond ad Atene, su invito di Venizelos, ma alla caduta di questo, il governo li invitò a lasciare la Grecia.
Donna anticonvenzionale ed amante appassionata ebbe una vita sentimentale intensa costellata da grandi dolori; dall’unione con l’attore e regista Edward Gordon Craig ebbe la figlia Deirdre; con l’industriale Paris Singer ebbe Patrick; entrambi i figli morirono nel 1913 (la bambina aveva 7 anni, il bambino 3), insieme alla governante, dopo che l’automobile su cui viaggiavano precipitò nel fiume Senna; pone grandi sperare nella nascita di un terzo figlio, nato dall’unione con Rudolf V.Laban, incontrato in Italia, che però muore subito dopo il parto; devastata dal dolore trascorre un periodo di riposo a Viareggio ospite della Duse. Nel maggio del 1922 sposò il poeta Sergej Esenin (di diciotto anni più giovane di lei), conosciuto in Russia, dove era già stata nel 1905 per danzare a Pietroburgo e per aprire una scuola di danza a Mosca, su invito di Lenin, dove insegnò ai figli degli operai e che si vedrà costretta a chiudere dopo tre anni poiché il regime le nega ulteriori sovvenzioni; la loro breve e lacerante unione fu costellata di viaggi tra l’Europa e l’America fino alla burrascosa separazione nel 1923; due anni dopo Esenin morì suicida in circostanze controverse.
Dopo un’intensa vita artistica, nel 1924, inizia per lei un veloce declino: viene duramente criticata in America sia per la danza che per il suo aspetto fisico, non esteticamente bello come una volta e in parte anche perchè gli americani non avevano apprezzato le sue simpatie filosovietiche e il legame con Esenin, alcolista e bisessuale; tornata in Europa, inizia a vivere tra Nizza e Parigi dove si trovò in gravi ristrettezze economiche che la portano sempre più spesso ad ubriacarsi.
Muore a Nizza il 14 settembre 1927 strangolata dalla lunga sciarpa che indossava, si impigliò nei raggi delle ruote dell’automobile Bugatti, un modello “aperto”, sulla quale era appena salita con Benoît Falchetto (proprietario dell’auto). Le sue ceneri sono conservate nel Cimitero del Père-Lachaise a Parigi.
Nel 1926-27 scrisse la sua autobiografia, My Life e The Art of the Dance, pubblicata postuma nel 1928.
Che vicenda triste…
Si, una donna fortunata nell’arte, ma tanto sfortunata negli aspetti più reali della vita.
Potrei ignorare chi era Isadora Duncan? Con mia figlia ballerina direi proprio di no. L’hai visto il film interpretato da Vanessa Redgrave?. Mi ha sempre colpito la sua morte, per quella maledetta sciarpa. Dolce notte Paola. Isabella
Morte assurda, ma anche i bambini…
Si, ho visto il film e, non so se concordi con me Isabella, secondo te poteva esserci un’altra attrice ad interpretare la Duncan? Secondo me no, Vanessa Redgrave è perfetta nel ruolo. Grande attrice per una grande personalità.
Perfetta, meglio di lei nessuna. E anche i bambini davvero, a volte il destino si accanisce senza appello. Ciao carissima.
😉
Che donna! A quei tempi poi…
Onore al coraggio della donna, prima ancora che alla capacitá dell’artista.
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