Il cuore non è leggero, l’animo è buio, ma il Carnevale è dei piccoli e i loro sorrisi, la loro gioia, valgono più di ogni mio fastidioso pensiero.
Finalmente è carnevale
Finalmente è carnevale
Ogni scherzo adesso vale,
sono giorni d’allegria
tutto è gioia e simpatia.
C’è letizia dentro i cuori
tutti i bimbi vanno fuori,
delle maschere è la festa
Arlecchino sempre in testa.
Più degli altri poverello
ma il vestito suo è il più bello,
di colori e luce pieno
sembra sia l’arcobaleno.
E’ da sempre squattrinato
ma in amore fortunato,
ama quella mascherina
che si chiama Colombina.
E felice lui saltella
abbracciato alla sua stella,
è l’amico dei bambini
al suo cuor sempre vicini.
Un pò mi manca la leggerezza dei giorni dei carnevali passati….
Un pò di leggerezza ci vuole…
Pussa via pensieri cattivi! Se vuoi che il carnevale non finisca, passa da Milano che deve ancora cominciare 😀
Vero!! Il Carnevale ambrosiano 🙂
Carnevale è in realtà un passaggio molto triste. Quando venne inventato il senso della quaresima, l’attesa della Pasqua, si era già perso e dunque gli eccessi erano come un modo per poi passare al digiuno ed alla penitenza… E per questo rimane tutto sommato un momento triste, perfino quando è molto bello (come a Venezia o nei luoghi nei quali si festeggia storicamente). Ciao Fulvia!
Si , proprio così, nella Roma papalina veniva addirittura approvato dal clero proprio per dare modo, prima della Quaresima di dare sfogo a qualsiasi tipo di istinto….
L’ allegria del Carnevale, a volte è come la gioia del Natale: aumenta la malinconia
di chi non ha motivo di festeggiare
In lieve sorriso
Mistral
Anche, ma i bimbi questo ancora non lo “devono” passare.
è già finito. peccato 🙂
Già 🙂 un momento di ilarità!
Considerando le grida e i lanci di coriandoli e lo scorrere dei carri e quei sorrisi, l’impressione che ne deriva è di assistervi senza poter ascoltare alcun rumore, né grida di gioia né musiche ritmate ma solo silenzio.
Qualcosa che parla invece dal più profondo di noi, quello si che è assordante ma quel ritmo possiamo sentirlo solo noi.
Non partecipo solitamente a feste ridondanti carnevalesche e quest’anno mi ero lasciato tentare, quasi tutto pronto, quando la salute di una amica non mi ha permesso di non pensarci e mi son distratto dalla distrazione. Eppure sono ottimista solitamente, nel frattempo condivido la pesantezza del cuore considerando il non semplice circostanziale.
La vita però continua e deve continuare solo, forse, deve essere vissuta cercando la parte migliore e discernendo i giorni.
Un saluto a te Penelope!
Uomo
“…mi son distratto dalla distrazione”, troppo forte!!! Mi mancava 🙂
Grazie per queste belle parole e le considerazioni. Ti devo dire che io a qualche carnevalata ho partecipato, per via della figlia piccola e per “cavoleggiare” con gli amici,anche perchè a qualcuno sembrerò molto seriosa, ma in effetti sono una che ama ridere, l’ironia, la satira…e le maschere 🙂 Sula fatto che sono un pò burlona ce ne sarebbe da raccontare una, ma soprassedimao.
Il momento è forte e sinceramente sono una che soffre un pò le vicissitudini del mondo, è il mio grande difetto (o pregio?), ci stò male davvero e in queto momento mi sento anche poco italiana, e la cosa mi dispiace ma non trovo appigli. E’ come se guardassi il mondo dall’alto usando una lente d’ingrandimento per cercare il buono, che per fortuna c’è.
E ti posso garantire che comunque la vita la vivo, dal mio piccolo mondo in poi, non mi arrendo facilmente, mai, a niente.
Ciao uomo 😉