Le mie mani,
ricordando che tu le trovasti belle,
io accorata le bacio,
mani, tu dicesti,
a scrivere condannate crudelmente,
mani fatte per più dolci opere,
per carezze lunghe,
dicesti, e fra le tue le tenevi
leggere tremanti,
ora ricordando te
lontano
che le mani soltanto mi baciasti,
io la mia bocca piano accarezzo.
Sibilla Aleramo, da Poesie
Una poesia struggente che evoca la nostalgia del passato, un rimpianto per ciò che è stato e per ciò che non si è potuto realizzare.
Oserei dire un’evocazione fisica dell’amore.
Lo sai che amo Sibilla Aleramo…
Che potenza evocativa questa lirica…
Chi meglio di lei ha conosciuto Amore nel suo travolgere, afferrare, addolorare e rendere unica la vita ?
Hai ragione, un fisicità amorosa che rende palpitante ogni verso…
Bellissimo post mia cara amica 🙂
Un bacio
Barbara
Grazie barbara, questo tuo commento mi gratifica.
Sibilla Aleramo è stata donna di grandi passioni, non capita nella sua epoca, donna di grande temperamento poetico.
Ti abbraccio.
Bellissimo commento.
Sibilla aleramo è una delle più interessanti interpreti della poesia al femminile…
Condivido.
Davvero splendida, toccante!
Una poesia che ha una sua potenza evocativa.
Un abbraccio.
Bellisima, un abbraccio Fulvialuna.
Davvero! Un abbraccio a te.
Evocativa e bella
Grazie mille
Baci da Mistral
Anche io la trovo evocativa.
Grazie a te per i tuoi passaggi sempre graditi.
beauty at at its best
😉