“Naturalmente i fori non furono creati per guardare
dentro, ma perché il faraone potesse guardare fuori,
magari verso quelle stelle del firmamento settentrionale
che non tramontano mai.”
Jean-Philippe Lauer, egittologo
Parlo di Djoser, faraone della III dinastia egizia, considerato il fondatore dell’Antico Regno (ca. 2680 – 2180 a.C.).
Era anche chiamato Netjerykhet, che significa Divino nel corpo.
Si pensa sia figlio della regina Nimaathap e del faraone Khasekhemui. Si ritiene che abbia reganato per circa 30 anni.
Numerose furono le sue imprese architettoniche, soprattutto a Saqqara.
La più importante è la Piramide a Gradoni, la più antica piramide egizia; la sua forma costituì il modello di tutte le altre piramidi dell’Antico Regno.
La Piramide è in pietra calcarea, contiene solo uno stretto corridoio che porta nel cuore della costruzione fino a una camera dove era celato l’ingresso al pozzo sepolcrale; originariamente era alta 62 metri e ricoperta di calcare bianco finemente levigato.
Era un’opera colossale, nata propabilmente per sbalordire gli antichi egizi e incutere rispetto verso la potenza divina del faraone. Era il più grande edificio al mondo.
La Piramide a Gradoni era una scala, tramite cui l’anima del faraone poteva salire al cielo, per unirsi ai dei nell’immortalità.
Djoser fu inumato nella Piramide a gradoni.
All’interno della piramide si trova un luogo curioso, una struttura in pietra, il serdab, sul cui fronte sono praticati due fori: guardandovi attraverso si incontra lo sguardo del re, incastonato nel volto di una statua a grandezza naturale dipinta, questo accorgimento consentiva al ka (elemento che assicura l’esistenza e la vita agli dei e agli uomini) del re di comunicare con il mondo esterno (attualmente la statua è una copia, l’originale è esposto nel Museo Egizio del Cairo), è probabilmente la più antica statua a grandezza naturale di un faraone che sia mai stata realizzata in un contesto funerario.
Con Djoser l’antico Egitto iniziò a sorgere.
bellissimo questo post, osservare le maestose tracce del passato ci fa riflettere su quella che poteva essere la vita di allora, con tutti i suoi misteri…
Grazie Max, a volte vorrei avere la macchina del tempo, non per guardare il futuro, non mi interessa, ma il passato…sono curiosa…
Buona giornata ❤
Che bel post: non conoscevo Djoser.
Inj effetti viene menzionato poco, anche se è il capostipite di una lunga millenaria storia
❤
Quanta potenza nel senso più del termine. Bellssma lettura e se non lo hai visitato, ecco un mio caldo suggerimento: il museo egizio di Torino!
Sherabbraccicari 🌹🌻
Nel senso più ampio!
😉
Visitato 6 anni fa, mia figlia è innamorata degli egizi…come me.
Come noi!
Cmq l anno scorso è stato ulteriormente arricchito.
Un abbraccio 🌻
Infatti ci siamo ripromessi di andare di nuovo…
Ah il museo egizio ….😍
🙂
Nice blog
Grazie.
Davvero una grande civiltà!
Vero!
Antico Egitto, antica passione risvegliata da questa lettura. Ho letto di tutto per anni ed il fascino si rinnova sempre.
Una civiltà dal fascino intramontabile.