
di Sergio Rubini.

Luigi, professore di filosofia, ritorna a Mesagne in Puglia, suo paese d’origine, che aveva lasciato da adolescente perchè si era ribellato ad un padre padrone.
Qui ritrova i fratelli, Michele, Mario e Aldo, quest’ultimo ha il carattere violento e donnaiolo del padre.
Luigi vuole vendere la vecchia masseria di famiglia ormai in disuso. Aldo non vuole, visto che vi abita, anche se questo aiuterebbe il fratello Michelle a liberarsi da Tonino che è uno strozzino a cui deve un’ingente somma.
Durante la processione del Venerdì Santo però Tonino viene ucciso.
I sospetti vertono verso Michele e Aldo, ma in tutto il paese si respira un’aria torbida.

A me Rubini piace, anche se trovo che questo non è tra i suoi film migliori è comunque godibile, da vedere, una buona regia.
Oltre che un giallo, nel film c’è la ricerca introspettiva dei personaggi che devono affrontare una ricerca personale e di confronto con gli altri, un’indagine sui valori della famiglia.
Bellissimi i paesaggi, un omaggio alla stupenda terra pugliese. Bravissimi tutti gli attori, Rubini eccezionale nel ruolo dello strozzino, stupendo Fabrizio Bentivoglio nei panni di Luigi, mi ha affascinato.
