di Martin Zandvliet
2.000.000 mine. E’ il numero di quelle occultate sule spiagge danesi dai nazisti per impedire lo sbarco degli angloamericani.
1945, fine della seconda guerra mondiale: 14 giovanisimi ragazzi tedeschi, tra i 14 e i 18 anni, vengono consegnati al sergente Rasmussen per bonificare la spiaggia. Lui li detesta. I ragazzi sono costretti a muoversi carponi usando un bastone per sondare la sabbia.
Un’esplosione cambierà la situazione.
Film ispirato a fatti realmente accaduti ma poco conosciuti.
Il film mi ha emotivamente coinvolto, mi ha straziato. E non solo per alcune scene violente, ma per quei volti giovani, alcuni spaesati, altri impauriti, altri vendicativi; perchè nel film c’è la vendetta dei vincenti, ma poi c’è anche la forza di ritrovare l’umanità che le guerre inevitabilmente annientano; c’è la disperazione lenta di chi sa che da un momento all’altro porebbe saltare in aria;
Una tragedia che non termina con la fine di una guerra, ma lascia strascichi, lascia fragilità nell’anima, lascia aridità….
E’ un film duro e bellissimo, dove il sacrificio di giovanissime vite, una vendetta inumana, si contrappone al perdono ritrovato, ad un sentimento dolce di salvezza.
Non ci sono effetti speciali, la fotografia è bellissima, bravissimi gli attori, eccellente Roland Mølle (il sergente).
Mi ha colpito la figura dei gemelli Ernst e Werner, dolci, spaesati, impauriti…immagino trasportare nella realtà tutto questo e sento una profonda tristezza pensare a quanto siano disumane e inutili le guerre.
Segnato…. Sono molto curiosa😍
E’ un gran bel film, da vedere, tosto, ma da vedere.
Ti abbraccio e buona giornata ❤
Si si me lo guardo stasera😍
Se ti va poi fammi sapere un commento. Grazie.
Certo Ooooo😀