di Philippe de Chauveron
Claude e Marie, cattolici, borghesi e provinciali, hanno quattro figlie bellissime.
La prima sposa un musulmano, la seconda un ebreo, la terza un cinese.
Quando la quarta figlia annuncia di volersi sposare con un cattolico Claude e Marie ne sono entusiasti fino a quando non scopriranno che…è nero!
Nascono situazioni imbarazzanti ma molto esileranti.
Non è un capolavoro, è una commedia molto francese che ha fatto passare a me e alle mie amiche quasi due ore di sano relax e allegria, avevamo voglia di divertirci, sorridere, respirare….ma non volevamo i cinepanettoni o affini, niente volgarità.
Nel film si parla di razzismo, e religione, ma tutto con estrema intelligenza, delicatezza, ironia, allegria. Il tema multietnico è affrontato anche con romanticismo ma senza superficialità.
Una storia forse impropabile, ma che porta un messaggio di tolleranza, di integrazione.
Non sarebbe bello vedere il mondo in cui le diverse culture sono unite dall’amore?
Ottima la regia, la sceneggiatura, la colonna sonora, bravissimi gli attori.
Ve lo consiglio.