San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla arde e cade,
perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de’ suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!
Giovanni Pascoli
Il poeta vede nelle stelle cadenti il pianto del cosmo sulla malvagità e l’ingiustizia dell’uomo…e perchè no? La nostra casa è un luogo dove rifugiarci.
Una poesia struggente e intensa.
giornate di stelle cadenti queste, peccato che nelle città con l’inquinamento luminoso se ne vedano davvero poche…👍
Da noi se ne vedono…ma quest’anno niente, spero ancora tra il 12 e il 14…di solito in quelle date sono più visibili.
❤️
❤
Sempre molto bella ⭐💜⭐💜⭐
Struggente e bella…
🌺⭐🌺⭐🌺
Mi fa venire i brividi ogni volta che la leggo, soprattutto quando arrivo a quel “che pigola sempre più piano.” 😥
❤
…nemmeno una, Luna piena e foschia 😀
ma abbiamo visto passare la Stazione ISS
conta ugualmente?
Insomma… 😉
Una delle liriche più evocative del mio poeta preferito, Giovanni Pascoli. In quella famosa “X” sta tutto il dramma: il chiasmo, la crocifissione della rondine e la figura cristica del padre, il cosmo che piange e pure resta indifferente all’«atomo opaco del male». INsomma, un capolavoro.
Grazie per il bellissimo commento,
Una lirica che mi piace molto, la trovo struggente, e questo mi affascina e rapisce.
Grazie di cuore a te! Condivido il tuo giudizio…