Tra la fine dell’800 e la fine della dittatura di Mao Zedong si sviluppa la vita di tre donne (l’autrice, sua madre e sua nonna).
La Cina è attraversata da tragedie, rivoluzioni, guerre, dittature…. E cambiamenti.
Tre donne che vivono dolori, amori, persecuzioni, deportazioni, torture e speranze….
Questo libro a mio giudizio è un capolavoro. E’ una storia vera.
Non si legge tutto di un fiato, non si può; la narrazione è complessa ma efficace nel far capire la storia di una nazione che ha attraversato incredibili momenti storici e culturali, alcuni periodi li ben ricordo. Ci sono intrecci narrativi non solo sulle vite vissute dalle tre protagoniste ma anche sulla politica, la società, la cultura, la scuola…un grande quadro che fa ben capire come si viveva in questo immenso Paese.
E’ un libro che ampia gli orizzonti, che riporta realmente fatti e vite, che a tratti commuove. Ci vuole tempo ma vale la pena leggerlo.
“La luce si fa più bianca quando a notte diventa scura,
la mia penna corre incontro all’alba…”
Molto bello!
Si.
La vita in Cina dev’essere stata terribile, almeno fino alla scomparsa di Mao.
L’apertura tanto sperata nel dopo Mao, ha segnato poi una vera resurrezione economica-industriale-agricola della Cina, ma non una vera libertà individuale. E temo il peggio, perché recentemente il presidente Xi sta parlando di riunificazione con Taiwan, che temo possa portare a pessime conseguenze politiche e militari.
In questo libro c’è tutta la sofferenza che il popolo ha attraversato fino alla caduta di mao. Ma sinceramente a tutt’oggi una vera libertà non l’ho vista, non la vedo e anzi, anche io vedo nero.
Libro bellissimo 😊👍
Concordo.