La musica dell’estate
lontana vola intorno
all’autunno cercando
il suo nido perduto.
Rabindranath Tagore
La musica dell’estate
lontana vola intorno
all’autunno cercando
il suo nido perduto.
Rabindranath Tagore
È così pura questa
gioia fatta di luce e d’aria: questa
serenità ch’è d’ogni cosa intorno
a te, d’ogni pensiero entro di te:
quest’armonia dell’anima col punto
del tempo e con l’amore che il tempo guida.
Non più grano, né frutti
ha ormai la terra da offrire.
Sta limpido l’Autunno
sul riposo dell’anno…
Il fisso azzurro, immemore
di tuoni e lampi,
stende il suo gran velo di pace
sulle rosseggianti chiome
delle foreste.
Quand’è falciata
la spiga, spoglia la pannocchia,
rosso il vin nei tini, e le dorate noci
chiaman l’abbacchio, e fuor del
riccio scoppia
la castagna, che importa la minaccia
dell’Inverno, alla terra?..
Trasparente luce
d’ottobre, al cui tepor nulla matura
perché già tutto maturò: chiarezza
che della terra fa cosa di cielo.
Ada Negri
(questa poesia mi piace molto, la parte che ho evidenziato è quella che più mi rapisce)
“Nessuna bellezza di primavera, nessuna bellezza estiva
hanno la grazia che ho visto in un volto autunnale.”
J.Donne
Oggi è il vero primo giorno d’autunno. Il cielo è terso, la temperatura gradevole, spira una brezza fresca che arriva dai monti, spinta dalle nuvole che ancora danzano sulle cime dopo le pioggie violente di ieri. Qualche albero stà sfogliando, lentamente, e presto le foglie si trasformeranno in un arcobaleno multicolore dai colori forti e intensi.
Siamo prossimi al solstizio d’inverno; questo autunno lascia spazio a Messer inverno. Questo è stato un autunno con alternarsi di vento, pioggia, sole, temperature bassissime e ora in risalita; ci lascia portandosi via la sua magia, fatta di colori intensi e malinconici allo stesso tempo, ci lascia alla natura che rallaenta i suoi cicli vitali, ci lascia un manto di foglie ormai calpestate. A me lascia una leggera malinconia che svanirà per accogliere la prossima stagione che accarezzerà il mio viso con una brezza più fredda e placherà la mia anima in notti sempre più buie.
povere foglie gialle,
come tante farfalle
spensierate?
Venite da lontano
o da vicino?
Da un bosco
o da un giardino?
E non sentite la malinconia
del vento stesso
che vi porta via?
Trilussa
La mia stagione preferita, quella in cui i colori brillanti ed eccitanti dell’estate si trasformano in un altalena di colori forti come il rosso cupo e tenui come i verdi sbiaditi, violenti come il rosso violaceo e dolci come il giallo; la stagione della lentezza dove tutto si rallenta, la natura si prepara al sonno invernale; la stagione dove hai voglia di farti abbracciare dal crepuscolo e dalla notte fonda. La sua calma è avvolgente, morbida, sensuale.
Buon fine settimana a tutti.
La nebbia a gl’irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor dei vini
l’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.
Giosuè Carducci