Domani pomeriggio non sarà proprio una giornata serena, la cagnolina dei miei vicini verrà addormentata per sempre, purtroppo non è stato possibile curarla più di tanto e da ieri notte è praticamente paralizzata.
Per i bambini sarà dolorosissimo, visto che è con loro da 12 anni e spesso usciva con noi in giardino. Già so che la bambina deve studiare e disegnare i pesci e allora mi sono preparata (mentre i genitori porteranno via Lola) una storia da raccontare, spero di dare un po’ di sollievo alla mia ciurma.
Ho pensato al Paguro Bernardo (o Bernardo l’eremita), che si presta simpaticamente ad inventare una storia, mi sono ricordata che mio nipote da piccolo rideva come un matto solo a sentirne il nome.
Credo che molti di voi lo conoscono…
E’ un crostaceo diffuso anche nel Mediterraneo.
Come i suoi simili ha dieci zampe e due grosse chele, ma sfortunatamente il suo addome è privo della corazza, questo lo rende indifeso.
Ma se madre natura si è dimenticata di fornirgliela, Bernardo ha sapientemente rimediato creandosi una corazza artificiale.
Caccia un mollusco dalla sua conchiglia e ne prende possesso, con questa si sposta lasciando uscire solo le zampe, si muove sui fondali marini e quando si sente in pericolo rientra nella conchiglia. Quando questa diventa piccola cerca una conchiglia più adatta e la cambia. Per essere ancora più sicuro il Paguro Bernardo installa sulla conchiglia le attinie (anemoni di mare) che servono per la mimetizzazione e per la difesa, infatti queste hanno dei tentacoli velenosi che tengono lontani i nemici, a sua volta l’attinia si nutre dei residui del pranzo del crostaceo o si nutre di ciò che incontra durante gli spostamenti. Se la conchiglia è grande a volte si possono notare fino a quattro/cinque attinie.
Bene! Ora mi devo solo concentrare per inventare una storia allegra e che abbia anche un senso sulla convivenza. Spesso invento al momento e se uno di loro fa domande aggiungo qualcosa che ne inglobi la risposta.