di Gabriele Mainetti
Enzo Ceccotti, ladro mediocre di Tor Bella Monaca, per sfuggire alla Polizia si tuffa nel Tevere e cade in un barile che contiene una sostanza radioattiva; dopo una notte di febbre e nausee torna in perfetta forma, anzi dotato di una forza incredibile, decide di usare questo potere per fare i soldi. Per una serie di circostanze viene in contatto con due bande, quella di Nunzia e quella dello Zingaro, della quale fa parte Sergio, un suo amico. Quando questi muore Enzo si prende cura della figlia Alessia, che ha problemi psichici ed è appassionata del cartone animato Jeeg Robot d’acciaio, tanto da sovrapporre la fantasia alla realtà.
Enzo, durante una sparatoria viene colpito da una pallottola, cade nel vuoto ma rimane illeso, si convince ancor di più di avere acquisito i “superpoteri” e quando lo Zingaro va a casa di Alessia, maltrattandola per sapere che fine a fatto un carico di droga, interviene e la salva. La ragazza crede davvero che sia Hiroshi Shiba. I due provano attrazione una per l’altro, hanno un rapporto sessuale ma non come avrebbe voluto Alessia che rimane delusa.
Intanto lo Zingaro, dopo aver saputo come Enzo ha acquistato i poteri si immerge nel Tevere. Pronto a impadronirsi di Roma, sulla sua strada troverà Enzo, che, dopo la morte di Alessia, a cui aveva giurato di usare i poteri solo per scopi di giustizia, lo affronta. Riuscirà il novello Hiroshi a fermarlo?
Film non recentissimo (2015) pluripremiato e pluricandidato. E’ la seconda volta che lo guardo, mi piace tantissimo, per diversi motivi.
Un film che racconta una storia semplice, quasi una favola; con una ottima sceneggiatura, coinvolgente, che fa ridere e anche commuovere; un film fantasioso, ironico quanto basta, con dialoghi divertenti; bellissima la fotografia e un cast davvero eccezionale,
E’ vero che adoro il protagonista, Claudio Santamaria, il supereroe, ma è stato davvero incredibile, ben calato nel personaggio, caratterizzandolo fortemente in tutte le sue sfumature, dall’uomo scansafatiche, solitario, che vede solo film porno all’uomo avido che riesce a trovare in se una moralità sana, con i sentimenti.
Bravissimo anche Luca Marinelli in un personaggio non facile, dalle mille sfaccettature, un folle spietato, isterico, surreale, psicopatico, accattivante.
E brava anche Ilenia Pastorelli., un’interpretazione ben calata nel personaggio, palpabile nella sua dolcezza e nelle sue problematiche.
Questa storia mi ha fatto anche pensare che nel Tevere “sporco” e “torbido” ci ho visto un’assonanza con una parte di società; le due figure principali mostrano una realtà: due entità che si toccano per un attimo e prendono strade diverse, uno ambizioso, l’altro neanche un po’, uno votato al male completo, l’altro con un nascosto senso della morale, l’ambivalenza della vita.
E poi ci sono i supereroi, ma anche i superstupidi.
Un film che consiglio, trovo che sia un gioiello.